RIDISCUTIAMO LA VIABILITA DEL TERRITORIO
Il D.E.S.R. (Distretto
di Economia Solidale Rurale) del Parco Agricolo Sud si unisce ai Comitati NO
TANG sorti in questi anni per contrastare la costruzione dell’ennesima
tangenziale e ripensare la viabilità del territorio. Il progetto ANAS/S.E.A
presentato nel 2001 è stato in parte stralciato ma non ha tenuto conto dei
pareri negativi degli agricoltori coinvolti, dei comuni, e degli abitanti di un
territorio ancora quasi totalmente ricco in bio diversità e realtà agricole
attive. Il D.E.S.R promuove da parecchi anni filiere e progetti con le aziende
agricole del Parco Sud, incentivandole ed estendendole durante il processo di
conversione al biologico (le realtà convertite sono ormai 25) , avvicinando le
persone al territorio facendolo diventare patrimonio comune e non più aspetto
marginale della nostra vita.
In un ottica di
economia globale che abitua le persone a non rispettare e comprendere la
stagionalità naturale dei prodotti orto-frutticoli, queste realtà agricole, che
sono per lo più piccole e a conduzione familiare, ripristinano i delicati
rapporti tra città e campagne e avvicinano ad un consumo più critico e
solidale. In questo territorio così ricco e fertile sono utilizzati sistemi
d’irrigazione secolari che nulla hanno da invidiare, ma solo da insegnare, alle
attuali tecniche d’irrigazione, e diventa fondamentale la loro salvaguardia. Il
D.E.S.R. di schiera con i comitati NO TANG contro il consumo inusitato di
territorio, l’esproprio di terreni ricchi e fertili, la costruzione
dell’ennesima via di comunicazione “faraonica” che non porta alcun beneficio, e
in più, a fronte di ulteriori tagli sugli investimenti, non permetterà alcuna
opera compensativa promessa. Non dimentichiamoci però che per la terra, una
volta saccheggiata e cementificata, non vi è alcun compensativo.
La superstrada
violenterà direttamente, ad esempio, la Filiera del Grano da noi attuata in
questi anni, in quanto il tracciato progettato passerà a Cassinetta di
Lugagnano sopra uno dei campi che producono grani antichi compromettendone la
coltivazione. Questa ennesima opera diventa concausa della crisi
dell’agricoltura, la distrugge e crea le condizioni per modificare la
destinazione d’uso delle aree agricole in favore della cementificazione, con il
misero obiettivo (esiziale per il territorio e la stessa agricoltura) di
compensare parzialmente lo scarso reddito finora realizzato dall’attuale
modello monocolturale ed intensivo, che contribuisce al determinarsi della
crisi agricola stessa.
Tutto questo ci porta ad una riduzione progressiva della vocazione agricola della campagna lombarda e milanese, che invece si sostiene con la trasformazione dei modelli produttivi in direzione della eco sostenibilità, unici capaci, come dimostra la quinquennale esperienza del DESR, di realizzare reddito agricolo, consentendo la permanenza dei contadini e il conseguente presidio del territorio, salvaguardando la salute e l’ambiente in direzione della agrobiodiversità per la sovranità alimentare dell’area metropolitana. Il D.E.S.R chiede agli Enti competenti di riunirsi e valutare i progetti alternativi studiati dopo un approfondito studio e Riportiamo di seguito una lettera aperta che una delle aziende agricole collegate al DESR desidera pubblicare tramite i giornali locali
DESR Parco Agricolo Sud Milano
Distretto Economia Solidale Rurale
www.desrparcosudmilano.it
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