Perché il Comune di Abbiategrasso non delibera
ufficialmente la propria contrarietà al progetto ANAS? In numerose occasioni
l’Assessore Brusati ha espresso con chiarezza la sua contrarietà al progetto
Anas. Recentemente ha affermato che l’Amministrazione Comunale di Abbiategrasso
non è favorevole alla nuova strada Vigevano-Malpensa. Non ci nascondiamo le differenze
che permangono con l’Assessore Brusati e con il programma della coalizione, da
lui espressamente citato : l’indispensabilità di una nuova circonvallazione per
Abbiategrasso, che per noi non è l’unica soluzione o la soluzione ottimale (la
riqualificazione del tracciato sulla Via Dante è una soluzione ancora
possibile: oltretutto sarebbe doveroso informare
sempre dove si posizionerà il
tracciato e di come è inevitabile un nuovo ponte di 600 metri sui navigli a
Castelletto); la necessità di una nuova strada da Albairate a Magenta,
sacrificando un simbolo della bellezza paesaggistica della nostra zona come il
Naviglio, quando una riqualificazione della ss 526 avrebbe un impatto di
tutt’altra natura. In ogni caso l’asserzione che l’Amministrazione abbiatense
non è favorevole a una nuova strada Vigevano – Malpensa ed è contraria al
progetto ANAS che, se riproposto, sarebbe da rigettare, è una posizione che ci
sembra di interesse, ma occorrerebbe tuttavia un approfondimento al riguardo. Non
ci interessa pesare sul bilancino del farmacista il programma della coalizione
che governa Abbiategrasso confrontandolo col peso delle affermazioni e delle
azioni di uomini importanti di quella coalizione (pensiamo a Ceretti, a
Fossati, allo stesso Sindaco Arrara) in riferimento alla “Strada” ed al
progetto Anas.
Prendiamo atto della volontà dell’Assessore Brusati di voler
rappresentare una sorta di raccolta delle posizioni in campo, dai comitati del
no ai comitati del si. Prendiamo atto e ci permettiamo di sorridere. Non si
tratta di ricomporre tra le diverse posizioni. Occorre
rimettere in fila con correttezza i tasselli del puzzle: ANAS
e SEA stanno facendo un nuovo piano di lavoro basato sul vecchio progetto ma
escludendo la tratta Albairate – Milano (tratta che nel programma di coalizione
viene segnalata come assolutamente indispensabile); lo stralcio della tratta è
stato confermato dal recente incontro di alcuni Sindaci della zona e dei
comitati No Tangenziale con il “lato tecnico della Regione”; Malpensa
è un aeroporto in fase di ridimensionamento. Di questi giorni la conferma che
la terza pista non si farà più. Di conseguenza perché considerare ancora
necessario rafforzare e velocizzare i collegamenti tra Lomellina e Malpensa?
Sono tutti della Lomellina i viaggiatori di Malpensa?
Parlare
di mobilità limitandosi all’orizzonte angusto del traffico privato e su gomma è
nacronistico. È indispensabile, in ogni occasione, ribadire la necessità del
rafforzamento del trasporto collettivo e su ferro. Quindi, dopo aver perso letteralmente
il treno del raddoppio della ferrovia, trastullandosi con opzioni
impraticabili, occorre oggi ribadire la centralità della ferrovia e mettere in
campo un’idea chiara e percorribile.
Il
Comune di Abbiategrasso sembra essere convinto che il progetto di “Strada” che
ha in mente sia completamente diverso e molto meno impattante da quello del
famigerato progetto ANAS. Noi non vediamo però questa grande differenza.
Oltretutto siamo convinti che ANAS costruisca Superstrade, Tangenziali e
Autostrade e non realizzi (almeno finora) strade a una corsia, con fiorellini
ad abbellirle.
L’Amministrazione
abbiatense sta cercando soluzioni per gli errori urbanistici del passato, come
l’espansione del costruito a macchia d’olio e senza alcuna programmazione della
mobilità necessaria alle nuove urbanizzazioni. E ora sta commettendo l’ennesimo
errore, poiché ritiene di risolvere questi problemi attaccandosi ad un progetto
di cui non avrà assolutamente il controllo, perché si tratta pur sempre del
progetto ANAS di accessibilità a Malpensa, sottoposto alle norme rigide della
Legge Obiettivo che non prevede il coinvolgimento (se non minimale) dei
territori coinvolti dal tracciato.
Il nostro impegno, in campo da più di dodici anni, è
rivolto alla difesa del territorio: le amministrazioni comunali passate e
presenti risponderanno ai cittadini delle loro scelte che incideranno in modo
rilevante sul futuro del territorio; oggi il nostro impegno rimane quello
antico della difesa dell’ambiente e della sostenibilità e opportunità degli
interventi che si vogliono programmare.
Non demonizziamo la “politica”, auspichiamo una capacità
delle forze politiche di assumersi l’onere delle scelte ma abbiamo l’obbligo,
la volontà e l’interesse di chiamarci fuori da equilibri ed equilibrismi.In ogni caso e a ogni buon conto, il NO al progetto Anas
può essere un fermo punto di partenza. I Comitati , le associazioni
ambientaliste e le amministrazioni comunali interessate dal progetto,
affrontano la questione secondo le proprie modalità ma pensiamo che, senza
imporre diktat, per chiarezza e trasparenza, sia necessario che le realtà
coinvolte si ritrovino pubblicamente ad esprimere la propria contrarietà al
progetto ANAS con atto pubblico ufficiale.
I
Comitati No Tangenziale
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