sabato 26 settembre 2015

ART. CORRIERE- Fai contro Anas sulla superstrada nel Parco Ticino

Il Fondo ambiente italiano si schiera contro il presidente del Parco del Ticino, Gian Pietro Beltrami, sulla realizzazione della superstrada Magenta-Milano-Vigevano. «Grande è la preoccupazione fra coloro a cui sta a cuore il territorio del fiume Ticino per le recenti affermazioni del presidente del Parco del Ticino ? dicono dal Fai ?. Una presa di posizione personale che contrasta con il parere espresso, il 10 settembre scorso, all?unanimità, dal consiglio di gestione del Parco lombardo che aveva dato parere negativo al progetto dell?Anas ad alto impatto ambientale (anche il Fai si era subito mostrato contrario) e aveva approvato un progetto alternativo, che riduceva al minimo il consumo di suolo agricolo». Il Fai sottolinea come si sia trattata «di una delle rare e positive occasioni in cui enti, comuni e associazioni hanno condiviso unanimi un progetto finalizzato alla valorizzazione del paesaggio e alla minimizzazione del consumo di suolo agricolo». 


 Il Fai sottolinea come si sia trattata «di una delle rare e positive occasioni in cui enti, comuni e associazioni hanno condiviso unanimi un progetto finalizzato alla valorizzazione del paesaggio e alla minimizzazione del consumo di suolo agricolo». Secondo il Fai, inoltre, «la valle del fiume Ticino, è un luogo di rara bellezza che merita un?attenzione speciale, ed è riconosciuto dall' Unesco come Riserva della Biosfera: ogni giorno offre riposo e svago a turisti, sportivi e abitanti del territorio e contemporaneamente ospita una intensa attività agricola». 

Anche per Giulia Crespi Mozzoni, presidente onorario del Fai, «è assolutamente necessario non perdere quanto di positivo è stato proposto in merito al progetto della superstrada Magenta-Milano-Vigevano da Parco ed Enti locali in un?area di grandissimo pregio agricolo, turistico e culturale, perché ritengo che la posizione recentemente deliberata dal Parco sia l?unica accettabile per coniugare la vocazione agricola con lo sviluppo del territorio, tenendo presente che questi luoghi di svago e turismo naturalistico e culturale hanno tanto da offrire anche agli abitanti dei grandi centri abitati».

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