A fine aprile è calato sul nostro territorio il “nuovo”
Progetto ANAS Magenta/Vigevano – 1° Stralcio funzionale . Dalle dichiarazioni a caldo di tutti i
sindaci (escluso Vigevano) il “nuovo progetto” era peggio di quello vecchio e proprio non piaceva
a nessuno. Ad agosto il CIPE ha confermato l’inclusione del progetto
Stralcio nello schema quadro di
programma ANAS 2015-2019 con un finanziamento di 118 milioni di Euro. In questi ultimi mesi
i sindaci del Territorio si sono
incontrati tra di loro e con le direzioni del Parco del Ticino e Parco Agricolo
Sud Milano e infine con Città Metropolitana allo scopo di cercare soluzioni
alternative al Progetto ANAS, capaci di risolvere i problemi locali di
viabilità.
Tali ipotesi sono state
consegnate ad ANAS, Regione e Ministero Trasporti e Infrastrutture.
Il 30 settembre si è tenuto l’ultimo incontro dei Sindaci,
Parchi e Città Metropolitana con i vertici tecnici di ANAS e Regione. In tale occasione da parte di Regione
Lombardia e ANAS e’ stato
ribadito che il progetto ANAS non è modificabile se non in maniera marginale.
Hanno espresso parere contrario al Progetto ANAS le
amministrazioni dei comuni di Cassinetta, Albairate, Cisliano, Cusago , il
Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud.
Gli altri 6 comuni hanno votato a favore, assumendosi così la
responsabilità di fare procedere l’iter per la progettazione esecutiva
dell’opera e la sua eventuale futura realizzazione.
Il 7 ottobre anche il Consiglio di Città Metropolitana ha
espresso all'unanimità parere contrario al 1° Stralcio Funzionale del Progetto
ANAS, portando così a 7 il numero degli Enti contrari. Nel frattempo sono girati, a livello di “bozza embrionale”,
almeno un paio di progetti “alternativi” del Parco del Ticino e di Città Metropolitana, sui quali i sindaci si sono confrontati alla
ricerca di un accordo comune . La proposta del Parco del Ticino prevederebbe soluzioni ai punti critici della viabilità
locale, migliorando in sede la ss 11 a
Pontenuovo, creando circonvallazioni a Robecco e Abbiategrasso e riqualificando
in sede sia la s.s. 526 da Abbiategrasso
a Magenta, sia la s.p. 114 da Albairate
a Milano Baggio.
La proposta portata avanti da Città Metropolitana
prevederebbe la realizzazione del solo tratto “C” da Ozzero a Albairate. Pur con qualche “mitigazione” questa
proposta ricalcherebbe esattamente il
tracciato e la tipologia del Progetto
ANAS originario. L’ipotesi prevederebbe anche una “periferica” (ossia la variante) di
Pontenuovo. Da sottolineare l’”abbandono”
della tratta A da Albairate a Magenta ma con una soluzione “periferica” del
problema di Robecco.
Vorremmo sottolineare al riguardo la posizione dei Comitati
No Tangenziale:
1) La base di
partenza per discutere di una nuova ipotesi/nuovo progetto alternativo che
possa risolvere i problemi di viabilità locale deve necessariamente partire
dalla richiesta di annullamento del progetto ANAS
2) Troviamo giusto che il Territorio si faccia promotore di
proprie ipotesi di tracciati alternativi alla ricerca di un comune accordo
. Purché il tentativo venga effettuato
con trasparenza di informazioni ai
Cittadini.
3) l’ipotesi/bozza
proposta dal Parco del Ticino, pur con proprie criticità da ridiscutere insieme
ai rappresentanti del Territorio (sindaci, enti parco, comitati, associazioni
ambientaliste e degli agricoltori) potrebbe rappresentare un punto di partenza
per una soluzione diversa dal Progetto ANAS. A nostro giudizio invece Il progetto “alternativo” della Città
Metropolitana , allo stato attuale, è
del tutto inaccettabile dato che la
tratta Ozzero /Albairate altro non è che la riproposizione parziale del
progetto ANAS nella sua prima parte di tracciato. Come del resto la periferica/variante prevista per Pontenuovo.
Questa ipotesi, anche se pensata come una alternativa meno impattante di una
devastazione ben maggiore, rappresenta comunque il primo passo per la
realizzazione dell’intero progetto ANAS (a stralci successivi). A nostro parere si tratta di un compromesso di
una pericolosità estrema che non toglie certamente i dubbi che in futuro il
percorso nord-sud possa essere realizzato tramite il tracciato della TOEM
- Tangenziale Ovest Esterna
Milanese. Ribadiamo nuovamente la necessità che qualsiasi ipotesi
“alternativa”, da qualunque parte provenga, debba essere oggetto di discussione
approfondita con le rappresentanze dei cittadini e degli agricoltori del
territorio.
Va da sé che i Comitati No Tangenziale, come hanno fatto in
passato, si faranno parte attiva per rappresentare quella parte di Territorio pronta a
mobilitarsi con tutti i mezzi, compresi i ricorsi legali, per bloccare la realizzazione della
Magenta/Vigevano, anello di congiunzione della futura TOEM con Malpensa e di
chiusura dell’anello esterno di tangenziali milanesi.
Comitati No Tangenziale
del Parco del Ticino
e Parco Agricolo Sud Milano
Nessun commento :
Posta un commento