Abbiamo da sempre sostenuto
che un trasporto pubblico efficiente è la base di partenza per una mobilità
sostenibile. Non si può non rilevare il
fatto che chi abita all'interno di una città come Milano abbia la possibilità
di muoversi al suo interno con costi ragionevoli e senza la necessità di usare
il mezzo privato. Non è lo stesso per chi invece non abita all'interno del confine comunale di una grande città, dove spostarsi da un
paese all'altro verso il capoluogo può diventare una vera impresa poiché, per
ragioni antiche,
l’investimento sulle ferrovie è stato sempre considerato come
un costo senza contropartita, da erogare con il contagocce (e mai considerando
che il sistema di mobilità ferroviaria è quello più efficiente e sostenibile
per muoversi all'interno di un’area metropolitana)-Le tasse - per chi le paga - sono più o meno le stesse tra gli abitanti
del capoluogo e gli altri, ma il servizio a disposizione e i costi in termini
di funzionalità e efficienza sono ben diversi.
Le segnalazioni degli ultimi
giorni sui disservizi della nostra ferrovia Milano – Mortara dovuti alla vetustà del materiale rotabile e
della linea a binario unico nonché, purtroppo, il gravissimo incidente sulla
Bari – Barletta dovuto alla mancanza di investimenti sulla sicurezza, ci
impongono alcune considerazioni. Innanzitutto l’indifferenza,
lunga decenni, rivolta alla soluzione
dei problemi (nel nostro caso raddoppio
dei binari e treni più decenti) praticata dalle varie istituzioni predisposte -
RFI, Regione Lombardia, Comuni interessati -
punteggiata ogni tanto da interventi “spot” tipo la recente lettera del
sindaco di Abbiategrasso al Prefetto,
che ogni tanto si susseguono come uno stanco e dovuto rituale destinato
ad essere dimenticato in breve tempo.
Noi non sappiamo se i Comuni
del nostro territorio abbiano fatto le loro osservazioni al PRMT – Piano
Regionale Mobilità Trasporti – e quali
iniziative abbiano intrapreso in merito.
Noi però che queste osservazioni
le abbiamo fatte e le abbiamo discusse in Regione (insieme a Legambiente, alle associazioni ambientaliste e degli
agricoltori) , abbiamo osservato quanto riportato nel documento regionale
stesso ossia che, pur a fronte di un consistente aumento degli utenti del
trasporto ferroviario locale nell'ultima decina di anni, gli investimenti per
la rete ferroviaria risultano pietosamente bassi soprattutto se paragonati a
quelli faraonici per le infrastrutture stradali e per l’alta velocità.
E per calarci nei nostri
problemi locali non riusciamo a capacitarci come possa essere possibile ancora
pensare a tenere in vita un progetto ANAS di superstrada Vigevano/Magenta dal
costo preventivato di 220 milioni di Euro – ma sappiamo che l’eventuale
realizzazione porterà come minimo a raddoppiare l’importo – quando l’obiettivo
di snellire il traffico su gomma si può ugualmente raggiungere tramite una serie di accorgimenti quali la
riqualificazione e la messa in sicurezza delle strade esistenti a cui
aggiungere la realizzazione di rotonde al posto dei semafori. Il tutto con un costo notevolmente
inferiore.
Il denaro pubblico
risparmiato potrebbe andare benissimo a beneficio del miglioramento del
servizio ferroviario locale dando ai pendolari un servizio più efficiente e,
non ultimo, più sicuro. Questo lo
stiamo affermando da ormai 15 anni e viene confermato ancora dai recenti
gravi disservizi ed episodi che
coinvolgono le linee ferroviarie locali dove i pendolari sono vittime di un
sistema che predilige le grandi infrastrutture stradali anziché il
miglioramento dei treni pendolari.
Risparmiare risorse sulle
grandi infrastrutture stradali non
significa restare immobili bensì
cambiare prospettiva ammettendo finalmente che una mobilità sostenibile
non si realizza moltiplicando le strade
ma rendendo quelle esistenti più sicure e efficienti, realizzando piccoli
interventi volti a snellire il traffico e soprattutto rendendo appetibile e
efficiente il servizio pubblico che toglierebbe notevole quantità di traffico
su gomma.
Comitati No Tangenziale
del Parco del Ticino e Parco
Agricolo Sud Milano
(21 Luglio 2016)
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