domenica 4 settembre 2016

SMOG: CUORE E CERVELLO PIU' A RICHIO A MILANO E TORINO CHE A ROMA

Lo smog accelera l’invecchiamento del cervello e mette a rischio il cuore, ma con alcune differenze persino tra le grandi città. Accade così che l’inquinamento atmosferico a cui sono esposti gli abitanti di Milano e Torino risulti più nocivo di quello riservato ai cittadini di RomaNello specifico gli effetti dannosi dello smog su cuore e cervello sarebbero dovuti all’accelerazione dei processi aterosclerotici ed arteriosclerotici. I dati sono stati presentati ieri a Milano in occasione della presentazione della “Terza settimana nazionale dell’ipercolesterolemia familiare, in programma dal 19 al 24 settembre e promossa dalla Società Italiana per lo Studio dell’Aterosclerosi.

Gli effetti dello smog verrebbero amplificati in corrispondenza di livelli elevati dicolesterolo nel sangue. Il particolato fine aggraverebbe in particolare i processi infiammatori polmonari e nel sangue, con la conseguenza di indurre o aggravare danni soprattutto alla carotide.

Confrontando i dati forniti da ISPRA Ambiente, relativi all’inquinamento daparticolato fine (PM2.5), con le elaborazioni statistiche a carattere medico i ricercatori hanno concluso come proprio tale combinazione di fattori sia alla base delle differenze tra Roma Capitale, che vanterebbe un minore tasso di inquinamento medio, e le due grandi città del Nord Italia.
Maggiori rischi quelli corsi dagli automobilisti secondo uno studio condotto dall’Università del Surrey. Il gruppo di ricercatori guidati dal Dott. Prashant Kumar ha indicato l’esposizione allo smog di chi si trova fermo nel traffico come 29 volte superiore rispetto agli altri. 

Smog: stare fermi nel traffico fa male alla salute, studio lo conferma- (da  http://www.greenstyle.it/ )

Chi in questi mesi estivi è rimasto in città avrà notato una notevole diminuzione del traffico quotidiano, a tutto vantaggio della propria salute, ma chi si sarà ritrovato in coda, ai semafori o in autostrada, per i cosiddetti “partenze e ritorni in massa”, avrà respirato delle quantità di particolato molto più alte rispetto a chi viaggia nel flusso regolare delle auto. 
  
 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha classificato l’inquinamento atmosferico (più intenso nelle città) tra i primi 10 fattori che aumentano la mortalità media. Si parla di 7 milioni di morti premature ogni anno. In Europa sono state 400 mila le persone decedute prematuramente, solo nel 2012, per cause legate alla presenza di un’aria sempre più irrespirabile.
Il team di scienziati, guidati dal Dr. Prashant Kumar, ha scoperto che rimanere in macchina con i finestrini aperti e la ventola dell’aria accesa, in corrispondenza di un semaforo, in cui si crea un minimo di coda e di traffico, espone il guidatore e i passeggeri all’assorbimento di particelle nocive fino a 29 volte la quantità alla quale si sarebbe esposti in condizioni di flusso libero.

A distanza di un anno i ricercatori hanno condotto degli esperimenti per capire come difendersi in queste condizioni: lungo un percorso di 6 km, nel quale si snodavano 10 incroci, sono stati provati 5 diversi tipi di settaggio dell’auto. La soluzione migliore è risultata quella con finestrini chiusi e ventilazione disattivata o con sistema di ricircolo attivato (per esempio quando per il troppo caldo si deve tenere il climatizzatore acceso). In questo modo è possibile ridurre fino al 76% la quantità di inquinanti all’interno dell’abitacolo.

Nello studio, pubblicato quest’anno all’interno del documento dal titolo “Emerging Investigators Issue in the Royal Society of Chemistry’s Journal Environmental Science: Processes and Impact”, si stima che, per chi per lavoro è abituato a stare nel traffico, il 25% delle polveri inalate è dovuto al 2% di tempo totale passato in coda. Il Dr. Kumar spiega:


Ove possibile e condizioni meteorologiche permettendo, quando si è fermi nel traffico o al semaforo, uno dei migliori modi per limitare l’esposizione è tenere i finestrini chiusi, i ventilatori spenti e cercare di aumentare la distanza tra voi e la macchina di fronte.
Se il ventilatore o il climatizzatore deve essere acceso, l’impostazione migliore sarebbe quella del ricircolo all’interno della vettura senza che l’aria venga presa dall’esterno. Ovviamente migliorare l’efficienza dei sistemi di filtraggio dei veicoli in futuro potrebbe portare ulteriore beneficio nel limitare l’esposizione su strada in situazioni del genere.

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