giovedì 22 dicembre 2016

Comune di Boffalora Sopra Ticino - da Facebook dello stesso Comune -20 dicembre alle ore 13:26 •

(da Facebook Comune di Boffalora sopra Ticino del 20 Dic. 2016)Giovedì 15 dicembre a Roma si è svolta l’assemblea generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dove è stato esposto, molto frettolosamente, il progetto “Aff. n. 46/2016 – SS11 Padana Superiore – SS494 Vigevanese – 1° stralcio da Magenta a Vigevano”. Il 27 gennaio 2017 si terrà l’assemblea generale, dove si voterà il parere definitivo da inviare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasposti. Il Consiglio Superiore è composto da docenti dei maggiori Politecnici Italiani, dai membri dell’Avvocatura Generale dello Stato, dal Procuratore Generale della Corte dei Conti e da altri Dirigenti di vertice dell’amministrazione pubblica: la loro funzione è di rilasciare un parere tecnico (quindi NON POLITICO) sulla fattibilità del progetto e di renderlo in pratica inattaccabile legalmente.
Nell’assemblea si è affermato che tale progetto è considerato strategico per il Governo, tant’è vero che, come ci disse il Direttore Generale del MIT circa un anno fa, fu lo stesso Ministro Del Rio a chiedere un’accelerazione della procedura tentando una condivisione del territorio. Condivisione non necessaria, perché il MIT poteva già procedere con l’ultimo progetto presentato, per noi peggiorativo del precedente e assolutamente inaccettabile.

A questo punto era chiaro che il progetto è divenuto inarrestabile. Noi ci siamo trovati davanti a un bivio, dire di No rischiando di prendere la variante senza nessuna opera di mitigazione e con un progetto molto peggiore di quello del 2008, oppure fare gioco di squadra per portare a casa tutte le nostre richieste concordate in Consiglio Comunale. Noi abbiamo scelto quest’ultima strada che è il male minore.

Da quanto presentato, parrebbe che sia stato produttivo il gioco di squadra con Magenta, per l’accoglimento di tutte le richieste di mitigazione presentate, ma ne sapremo di più nelle prossime settimane.
Va comunque ricordato che in tutte le riunioni avvenute sia a Roma sia in Regione Lombardia noi abbiamo tenuto la linea concordata in Consiglio Comunale: in altre parole, siamo disposti a cambiare parere solo in caso di accoglimento totale delle nostre richieste. Durante i vari tavoli tutti i Comuni coinvolti, da Vigevano a Magenta (tranne i tre Comuni del No, Albairate, Cassinetta e Robecco), una volta capito che la strada sarebbe stata realizzata, hanno tenuto la nostra stessa strategia, con l’obiettivo di limitare i danni e portare a casa più opere di mitigazione congrue con il costo dell’intero progetto (220 Milioni di Euro). Solo i tre i Comuni del No non hanno mai trovato un accordo tra loro, tant’è vero che la maggior parte del tempo delle riunioni è stato impegnato in una discussione a tre, senza mai arrivare a nessuna soluzione condivisa accettabile.
La richiesta presentata dal Sindaco di Robecco, in particolare, prevedeva un tunnel sotto il Naviglio (costi stimati 40/50 milioni di Euro su un budget di 220), soluzione che, già dai numeri, era utopistica. A questo punto noi e Magenta abbiamo temuto che tale richiesta, se portata avanti, avrebbe potuto prosciugare tutte le risorse destinate alle opere di mitigazione (cosa poi avvenuta perché non prevista nel progetto in discussione) destinate a noi e abbiamo chiesto un distaccamento della procedura indipendentemente dai tre Comuni del No.
A fronte di tale richiesta, il Sindaco di Robecco ci ha accusato di essere egoisti, dimenticandosi di ringraziare tutti i Comuni e l’Anas (per i vari incontri tenuti solo con il Comune di Robecco a cui noi non ci siamo mai opposti) per l’infinita pazienza avuta nei suoi confronti mentre rincorreva la Luna! Ora che la soluzione richiesta da Robecco si sta rivelando impraticabile (come era chiaro già da subito), il Sindaco sta cercando di scaricare la colpa su Assessori Regionali (Garavaglia, Del Gobbo e Sorte), su Ministri (Del Rio), Onorevoli (Prina) e su Boffalora e Magenta. Dire sempre No o cercare soluzioni completamente irrealizzabili porta poi impatti negativi sul territorio.
In tutta la vicenda, va un doveroso ringraziamento al Comune di Magenta e a Regione Lombardia che stanno sostenendo le nostre richieste in tutti i tavoli.

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