(Agosto. 2017) Cia
Milano, Lodi, Monza e Brianza ha chiesto le dimissioni del presidente del
presidente del Parco del Ticino Gian Pietro Beltrami. Il progetto da
tempo dormiente della superstrada Vigevano-Malpensa è tornato improvvisamente
in auge. La scorsa settimana infatti nell’ambito di una riunione del Consiglio
superiore dei lavori pubblici tenutasi a Roma, con il solo voto contrario dei
comuni di Albairate e Cassinetta di Lugagnano, è stato licenziato il progetto
originario dell’opera.
Questo disattendendo anche un precedente parere dello stesso Consiglio che aveva ritenuto realizzabile l’opera, ma con caratteristiche diverse e determinate prescrizioni di compatibilità ambientale, non recepite nell’ultima votazione.
Questo disattendendo anche un precedente parere dello stesso Consiglio che aveva ritenuto realizzabile l’opera, ma con caratteristiche diverse e determinate prescrizioni di compatibilità ambientale, non recepite nell’ultima votazione.
All’incontro erano presenti i Sindaci dei Comuni di Vigevano, Magenta, Abbiategrasso, Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Ozzero, oltre alla Regione Lombardia rappresentata dall’assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia e dall’assessore all'Università, Ricerca ed Open innovation, Luca Del Gobbo. Assente l’assessore “alla partita” Alessandro Sorte con deleghe a infrastrutture e mobilità. Alla luce di questa votazione la Cia, ormai da tanti anni impegnata senza esitazioni nella difesa di un territorio unico, di un'agricoltura evoluta e in evoluzione, che ha nell'integrità dell'ambiente in cui opera un punto di forza imprenditoriale senza eguali, riprenderà la battaglia per contrastare la realizzazione di questa infrastruttura.
Già il 21
luglio la presidente di Donne in Campo Lombardia Renata Lovati aveva inviato
una lettera proprio al presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
Carlo Ricciardi chiedendo di tener conto delle esigenze di salvaguardia del
paesaggio e dell'agricoltura dei due Parchi, Ticino e parco Agricolo sud
Milano.
Da anni gli
agricoltori lavorano in sintonia con i comitati No tangenziale, le associazioni
ambientaliste e la società civile, il Desr, l' Ass. Parco Sud e le
amministrazioni contrarie al progetto Anas della tangenziale. “L'agricoltura”, si legge nella lettera, “è
nelle nostre zone privilegiata da un sistema di rogge e fontanili secolari che
ci permettono di coltivare i nostri fondi e assicurano produzioni che sempre
più spesso arrivano trasformate alla città metropolitana attraverso rapporti di
filiera curati nei Distretti agricoli che la regione Lombardia ha incentivato a
creare”.
Pochi giorni fa
invece Cia Milano, Lodi, Monza e Brianza ha chiesto le dimissioni del
presidente del presidente del Parco del Ticino Gian Pietro Beltrami. L’istanza è giunta a seguito della pubblicazione di alcune notizie stampa che
riportano un parere favorevole di Beltrami alla realizzazione
dell'infrastruttura autostradale Vigevano-Malpensa. "Premesso che ciascuno
è assolutamente libero di esprimere pareri di sorta a titolo personale”, ha
dichiarato Dario Olivero, presidente di Cia Milano Lodi Monza e Brianza,
“riteniamo che, rappresentando un importante ruolo istituzionale, si debba
tener conto in modo inequivocabile della funzione ricoperta. La difesa degli
scopi ideali del Parco del Ticino, della sua integrità territoriale, delle funzioni
ambientali e agricole, della valenza paesaggistica dovrebbero essere il tratto
distintivo delle espressioni del presidente e ci piacerebbe da subito che il
dottor Beltrami assumesse con forza questo ruolo, opponendosi pertanto alla
realizzazione della Vigevano- Malpensa, in sintonia con le deliberazioni
espresse dagli organi del Parco.
Qualora, invece, ritenesse, in modo del tutto
legittimo, che il proprio pensiero favorevole prevalga sulla funzione
ricoperta, pensiamo sia doverosa una scelta di rimessa del mandato”, ha
concluso Olivero, “in modo da poter con più libertà sostenere le proprie
convinzioni". L’azione della
Cia contro la tangenziale Vigevano-Malpensa e per la tutela di un territorio
unico è dunque ripresa a 360 gradi. “Speriamo”, ha concluso Cia Mi-Lo-Mb, “di
avere al proprio fianco in questa imprescindibile battaglia anche il presidente
del Parco del Ticino”.
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